
LASERTERAPIA (LIGHT AMPLIFICATION by STIMULATED EMISSION of RADIATION)
Emissione luminosa, fotonica ,visibile o invisibile secondo la sua lunghezza d’onda, che è stata stimolata da una radiazione elettromagnetica. Le radiazioni elettromagnetiche sono generate artificialmente e sono caratterizzate da:
- monocromaticità (tutti i fotoni hanno stessa energia e lunghezza d’onda)
- direzionalità (tutti i fotoni hanno la stessa direzione)
- coerenza (radiazione con caratteristiche quantitative e qualitative uguali)
- brillanza (elevatissima energia concentrata anche su superficie puntiforme.
Il Sistema LASER è costituito da tre elementi fondamentali
•Il materiale attivo, che una volta eccitato è in grado di emettere una sorgente energetica
propria e caratteristica della lunghezza d’onda del del materiale stesso.
•La fonte d’energia esterna, ha la funzione di stimolare il materiale attivo.
•La cassa di risonanza ottica, che consiste di 2 specchi paralleli ,opportunamente
collocati, che determinano l’amplificazione dell’energia.
Tipi di laser
In base allo stato fisico del materiale attivo esistono diversi tipi di laser in commercio:
- Laser SOLIDI: a rubino, a neodimio, a semiconduttore diodo (Arseniuro di Gallio).
- Laser A GAS: ad Argon, ad anidride carbonica, ad elio-neon (He-Ne).
- Laser A LIQUIDI: a coloranti.
Effetti biologici sul corpo umano
La terapia con laser è capace di stimolare diversi effetti biologici se applicata sul tessuto umano. Fra i più importanti annoveriamo:
- Accelerazione dei normali processi fisiologici cellulari.
- Modulazione delle attività enzimatiche cellulari.
- Incremento della microcircolazione con azione positiva sul drenaggio linfatico.
- Modificazioni della pressione idrostatica intracapillare con riassorbimento dei liquidi interstiziali.
- Aumento della soglia di percezione del dolore (eff. Analgesico).
- Maggiore produzione di ATP mitocondriale.
- Maggiore sintesi di acidi nucleici DNA e RNA.
- Stimolazione dei fibroblasti e rapido incremento della produzione di collagene nelle ferite.
- Azione antalgica ( Iperpolarizzazione terminazioni sensitive, liberazione endorfine).
- Biostimolante (Generazione di energia termica).
Precauzioni di impiego
- Una sovrastimolazione (densità di energia superiore a 8-9 joule/cm2) può avere effetti contrari (effetto paradosso).
- E’ opportuno proteggere gli occhi del paziente con occhiali speciali.
- La terapia va sospesa in caso di nausea e capogiri.
- E’ controindicato irradiare tutte le ghiandole endocrine.
- Controindicato in caso di peacemaker, neoplasie.
Dosi e posologia
- Per un effetto antispastico normalmente si deve avere una emissione laser pulsata, a frequenze comprese tra 1-10 Hz.
- Per un effetto antalgico puro, l’ emissione deve essere ad impulsi e frequenza tra 10-60 Hz.
- Per un effetto trofico l’emissione può essere continua pura o leggermente modulata, con frequenza 700-2500 hz.
- Per un effetto antiinfiammatorio: emissione sia continua che ad impulsi con frequenza variabile tra5000-10000 Hz
In generale comunque si tende ad avere un effetto antalgico alle basse frequenze ed un effetto biostimolante alle alte frequenza.
Modalità di applicazione
Le modalità di applicazione variano in base al tipo di sorgente utilizzata, alla patologia da trattare e all’ esperienza del terapista, considerando che la profondità di penetrazione è in relazione alla lunghezza d’onda e quindi alla frequenza della radiazione elettromagnetica utilizzata. In generale si suddivide la zona del tessuto da trattare in quadrati di circa due centimetri.
- Ex. Trattamento edema, stimolazione tessuti.
- Suddivisione della zona di tessuto da trattare “in quadratini“ di circa 1 -2cm.
- Laser AsGa(o a semiconduttore o infrarosso) irradiazione per 10-15 sec.
- Laser ad elio-neon irradiazione per 20-30 sec.
- La profondità di penetrazione del raggio laser è in relazione alla sua lunghezza d’onda.
- I laser che agiscono più in profondità sono quelli che operano nella zona dell’infrarosso.
Indicazioni terapeutiche
- Flogosi subacuta, specie delle componenti articolari.
- Tendiniti ed epicondiliti subacute.
- Distorsioni e lussazioni.
- Distrazioni muscolari e contusioni.
- Flogosi croniche.
- Piaghe da decubito ed ulcere trofiche e varicose.
- Sciatalgie e lombosciatalgie.
Fattori che influenzano l’interazione luce-target
L’energia assorbita da un tessuto biologico esposto alla luce laser (interazione) dipende da vari fattori:
– Angolo di incidenza del raggio con il tessuto.
– Capacità di penetrazione del raggio misurata in mm (minore è la capacità di assorbimento dei tessuti, maggiore è la penetrazione). Il laser a diodi ad esempio è un laser ad alta penetrazione, raggiunge profondità di 3,5cm.
– Potenza: si misura in Watt (questo parametro è purtroppo inversamente proporzionale al diametro dello spot: ciò che serve quindi sono radiazioni laser ad elevata potenza ed erogate mediante spot di grandi dimensioni).
Distinguiamo:
POWER LASER a più alta potenza (decine di Watt) utilizzato in chirurgia (laser a CO2)
MID LASER a media potenza (intorno ai 5 Watt) ed effetto biostimolante vedi dopo (laser Diodico)
SOFT LASER a bassa potenza (pochi mWatt) ed azione biostimolante (laser a He-Ne)
– Modalità di erogazione.
– Tempo di esposizione.
– Caratteristiche della superficie irradiata.