Pinza amperometrica: guida alla scelta

pinza amperometricaNel nostro sito abbiamo già trattato gli amperometri e adesso siamo di fronte ad una pinza amperometrica. Dal punto di vista strettamente funzionale si tratta di due strumenti identici, poiché entrambi servono per misurare l’intensità della corrente elettrica. Vi è però una sostanziale differenza, in quanto il “normale” amperometro deve essere inserito in serie nel circuito. Quindi, devi obbligatoriamente staccare la linea, invece con la pinza amperometrica ciò non è necessario. La misura, infatti, in tal caso avviene semplicemente agganciando le ganasce al conduttore (ganasce che possiamo identificare come la “bocca” dello strumento). Un beneficio che porta la pinza amperometrica ad essere molto diffusa sia in campo hobbistico che professionale.
E dopo aver chiarito la differenza tra la pinza e il “classico” amperometro, siamo pronti per entrare nel vivo del nostro articolo, in cui ti consiglieremo i modelli da noi recensiti e ti daremo altri utili consigli.

Prima di proseguire con il nostro articolo, ecco qui in basso alcune offerte di cui potresti approfittare per risparmiare sull’acquisto delle seguenti pinze amperometriche.

 

Pinze amperometriche: recensioni dei modelli consigliati

Abbiamo recensito più pinze amperometriche nel nostro sito e adesso vogliamo proporti quelle che reputiamo essere le migliori. Per conoscere ogni dettaglio di tali strumenti, ti invitiamo a cliccare sul link della pinza che pensi possa fare al caso tuo. 
Ecco qui i link alle recensioni: 

  • Tacklife CM01A: la scelta economica ideale per gli hobbisti. Misura sia la corrente AC che DC. Adatta anche per i rilevamenti senza contatto.
  • Fluke 374 FC: il multimetro a pinza che sfrutta i vantaggi del bluetooth.
  • Fluke 376: amperometro a pinza professionale adatto pure per le misurazioni accurate sugli azionamenti dei motori.
  • Fluke 381: grazie al display removibile sarà molto più semplice e veloce lavorare su quadri e macchinari separati.

Pinza amperometrica a corrente continua: i modelli che riescono in tale misurazione

Non tutte le pinze amperometriche misurano la corrente continua. Anzi, i modelli standard non sono in grado di eseguire tale misurazione. Quindi, prima di effettuare l’acquisto è bene valutare la tipologia di pinza che si sta per comprare.
Ma quali sono le pinze amperometriche che riescono a misurare la corrente continua?
Si tratta di amperometri a pinza più sofisticati che sono dotati di un sensore che ha il compito di generare l’effetto hall. Ovvero deve formare una differenza di potenziale. Solo queste tipologie riescono a misurare la corrente continua.
Tra i multimetri a pinza che permettono di eseguire tale misurazione segnaliamo per gli hobbisti la Trotec B44 [scoprila qua] e per i professionisti la Fluke 374:

Pinze amperometriche: quali caratteristiche attenzionare?

Ci sono alcune caratteristiche da attenzionare nella scelta dell’amperometro a pinza adatto. E in questo articolo vogliamo proprio aiutarti a valutare attentamente le caratteristiche.

Pinza amperometrica analogica o digitale?

Tra una pinza amperometrica digitale ed una analogica non avere dubbi. A meno che quest’ultima non abbia caratteristiche tecniche superiori, tra i due prodotti non c’è paragone. Meglio quella digitale, in quanto è decisamente più facile da utilizzare visto che tutti i valori (selezionati e misurati) sono riportati sul display che, il più delle volte, è retroilluminato.
Sono molti i vantaggi in più, come ad esempio la funzione hold per mantenere l’ultima misura visibile sullo schermo. Per non parlare poi dei modelli più moderni che riescono anche a condividere i dati rilevati con gli smartphone. Insomma, in base al multimetro a pinza scelto i benefici aumentano.

Attenzione all’ampiezza delle ganasce!

Hai comprato magari la tua pinza amperometrica. Sei stato colpito dalle tante recensioni positive, dai commenti entusiasti, peccato però che proprio nel momento dell’utilizzo tu ti accorga di un piccolo particolare: è troppo piccola. Ciò succede perché l’ampiezza della “bocca” dell’utensile non è in grado di agganciare il cavo che, a sua volta, è troppo grande. Quindi, valuta prima dell’acquisto l’ampiezza di apertura delle ganasce in base ai fili ai quali devi agganciare lo strumento
Per usi hobbistici va benissimo un modello con apertura di 26 mm (come ad esempio il Tacklife cm03). Se sei un tecnico HAVC magari sarebbe il caso di optare per pinze amperometriche con apertura di 30 mm [come ad esempio la Fluke 902 che puoi scoprire qui:

La connettività ti è davvero utile?

Con connettività ci riferiamo a quelle pinze amperometriche che riescono a condividere i dati di misurazione sul cellulare. Ciò ti permetterà di fare delle analisi approfondire e di creare dei report personalizzati e di inviarli ad altri colleghi. Inoltre, ti permette di stare lontano dalle scariche elettriche, visto che i valori rilevati non devi obbligatoriamente leggerli sul display dello strumento di misura.
Tuttavia, questi moderni multimetri a pinza ovviamente costano di più di quelli “classici” e dovrai porti solo una domanda: “A me servirebbero tutti questi nuovi benefici?”.
Se la risposta è sì, allora consigliamo la Fluke 369 FC che puoi scoprire in questo sito :

Anche il marchio ha la sua importanza

Il brand è di certo uno dei fattori che influenza l’acquisto di un determinato prodotto. E anche nel campo dei multimetri a pinza ci sono dei marchi più blasonati di altri, Fluke su tutti. Tuttavia quest’ultimo non è l’unico brand su cui si può fare affidamento. Ve ne sono altri non adatti magari per i professionisti, ma di certo gli hobbisti ringrazieranno per la qualità e i bassi prezzi.
Di seguito ecco in elenco i brand di cui ci siamo occupati nel nostro sito e di cui consigliamo i modelli:

Multimetro a pinza o multimetro “classico”?

Come hai letto durante l’articolo, abbiamo spesso chiamato la pinza amperometrica con il nome di multimetro a pinza. Questo perché si tratta di strumenti che consentono, il più delle volte, di eseguire le stesse misurazioni (ciò dipende pure dal prodotto acquistato).
C’è solo una differenza che li divide: con i multimetri vi è contatto per effettuare le misurazioni, con le pinze amperometriche no perché si deve solo agganciare la pinza al cavo. Non c’è alcun collegamento al circuito. Il che è un vantaggio molto apprezzato in campo professionale dagli elettricisti, ad esempio. E di certo è molto apprezzato pure dai privati che possono eseguire le varie misurazioni velocemente e in sicurezza.

Pinza amperometrica: funzionamento

Il funzionamento è davvero semplice in quanto lo strumento va agganciato al conduttore tramite la parte finale “ganasce”. Queste sono realizzate con materiale ferromagnetico e rappresentano il nucleo del nostro “trasformatore di rete”. Ciò permette di rilevare l’intensità del campo elettromagnetico del cavo e ad inviare il tutto alla pinza amperometrica sotto-forma di segnale elettrico. Segnale che noi leggeremo o tramite il classico “quadrante con lancetta” (modelli analogici) o in formato numerico tramite display (solo i modelli digitali).