Esposimetro: scopriamone l’uso, i modelli e quale scegliere

esposimetroL’esposimetro è utilizzato sia dai cineasta che dai fotografi, il compito è quello di misurare la luce in modo da poter elaborare il valore di esposizione (identificato con l’acronimo VE), ovvero l’intensità luminosa. Così sarai in grado di risalire alla coppia tempo/diaframma migliore e ottenere dei risultati da vero professionista.
Precisato cos’è un esposimetro, nel prosieguo dell’articolo valuteremo delle offerte, i modelli migliori (da noi recensiti) e anche come scegliere il prodotto adatto alle nostre esigenze valutando le varie caratteristiche.

Di seguito ecco intanto delle offerte che consentono di godere di uno sconto sull’acquisto di questi esposimetri.

 
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Esposimetri: recensioni dei modelli consigliati

Come preannunciato all’inizio dell’articolo, vogliamo adesso consigliarti gli esposimetri che abbiamo recensito. Di seguito sono elencati i link per poter leggere le recensioni e scoprire così non solo le caratteristiche di tali dispositivi, ma pure i prezzi.

  • Sekonic Twinmate L208: la scelta economica, modello che unisce i vantaggi del digitale ad uno strumento che è pure analogico.
  • Gossen Sixtomat F2: la scelta professionale dal prezzo non eccessivo.
  • Gossen Starlite 2: la scelta top, in quanto si tratta di un esposimetro multizona.

Esposimetro esterno: la scelta che accontenta tutti

Esistono sia esposimetri interni che esposimetri esterni, ma la realtà dei fatti ormai ci dice che gli esterni sono sempre più ricercati. Questo perché tali prodotti possono essere utilizzati sia per misurare la luce incidente e sia per misurare la luce riflessa. Inoltre, non fanno parte della fotocamera a differenza dei primi che invece ne fanno parte e possono misurare solo la luce riflessa.

Qual è la differenza tra luce riflessa e luce incidente?
Con la luce incidente si misura effettivamente l’intensità della luce che illumina un soggetto. Insomma, il vero valore senza “interferenze” dovute ad oggetti e persone. Quella riflessa è meno accurata perché misura l’intensità della luce che viene riflessa dal soggetto. Di conseguenza la medesima è influenzata dal viso della persona che stiamo fotografando o semplicemente dai colori del nostro soggetto.

Esposimetro digitale o analogico?

La differenza è piuttosto lampante. Visto che con l’esposimetro digitale avremo a disposizione un display lcd dove visualizzare tutti i dati. Addirittura vi sono modelli ancora più evoluti che sono touchscreen, quindi non dovresti nemmeno interagire con i tasti. 
Con quello analogico le letture sono, per l’appunto, analogiche e vi è quindi meno immediatezza nella visualizzazione dei dati. Al di là che l’uso del digitale è più semplice per via dei pulsanti.
Tra un esposimetro digitale ed uno analogico noi consigliamo il primo che rappresenta ormai il presente. E tra i modelli migliori consigliamo il Sekonic Flashmate 308X che puoi scoprire qui

Scelta esposimetro in base al metodo di lettura

Al di là della scelta tra digitale e analogico, ve ne è un’altra da effettuare che è anche la più importante. Si tratta del metodo di lettura. Sono quattro i metodi e in base a quello scelto il procedimento fotografico potrà essere più o meno creativo.

Esposimetro con metodo di lettura standard

la lettura standard prende in considerazione tutta l’area del sensore. Di conseguenza non c’è nessuna particolarità ed è il metodo ideale per molti fotografi. Non tutti però, perché in alcuni casi (come vedremo più avanti) l’operatore cerca maggiormente il “dettaglio”.

Esposimetro spot: misurazione parziale

Con un esposimetro spot non si considera tutta l’area, ma si concentra solo su una precisa zona. Ciò quindi ci permette di esaltare alla perfezione il soggetto esposto, “trascurando” gli altri particolari che non sono davvero rilevanti. Metodo perfetto per chi, ad esempio, deve eseguire degli scatti in controluce. 
Tra gli esposimetri Spot consigliamo il Sekonic L-398A [scoprilo qui] e tra quelli digitali il Sekonic SE L478DR [scoprilo qui].

Esposimetro Semi-Spot: la classica “via di mezzo”

Indeciso tra un esposimetro sport ed uno standard?
Beh allora la scelta giusta è il semi-spot. Sì, perché questo dispositivo è una via di mezzo tra i due. Ovvero si prende in considerazione l’intera area, però si concentra maggiormente sulla parte centrale

Esposimetro multizona: il più avanzato

Il termine multizona ci dà già un’idea ben chiara sulle caratteristiche di questo metodo di lettura. L’intera area viene suddivisa in più zone e il dispositivo sarà in grado di rilevare l’intensità della luce per ognuno di questi piccoli settori. E come si può quindi capire, questo è il metodo più avanzato di cui sono dotati solo i modelli più professionali, tra cui citiamo lo Starlite 2.