Amperometro: scopriamone il funzionamento, i modelli e tanto altro

amperometroDevi misurare l’intensità della corrente elettrica per valutarne il consumo?
Lo strumento di misura per te è l’amperometro. Questo dispositivo ha il compito di misurare l’intensità della corrente perché sfrutta tutti gli avvenimenti che vengono provocati dalla circolazione della corrente elettrica in un conduttore.
Premesso ciò, segnaliamo che in questa pagina potrai scoprire le differenze tra le tipologie di amperometri e anche la differenza che sussiste tra questo strumento e la pinza amperometrica. 

Intanto però, ecco subito tre offerte di cui potresti immediatamente approfittare, così da risparmiare sull’acquisto di questi tre amperometri.

 
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Amperometri o pinze amperometriche?

Entrambi servono allo stesso scopo, ma lo fanno in maniera assai diversa e sopratutto a livello professionale le pinze amperometriche sono ormai diffusissime. Questo perché per misurare la corrente non c’è più bisogno di scollegare la linea, basta far passare il conduttore all’interno delle ganasce.
In questo articolo però daremo spazio solo agli amperometri “classici”, se invece sei maggiormente interessato ai secondi, clicca su pinza amperometrica.

Amperometro analogico: il “classico”

Come funziona l’amperometro analogico?
Naturalmente come un normalissimo amperometro. Ovvero il funzionamento si basa su una misurazione che avviene in maniera diretta, visto che viene sfruttato a proprio vantaggio l’effetto magnetico.
In tal caso però, la misura dell’intensità della corrente viene letta per mezzo di una scala graduata con la lancetta che ci indicherà il dato rilevato.
E se sei interessato all’acquisto di un modello del genere, puoi valutare qui il prezzo dell’amperometro analogico da noi consigliato.

Amperometro digitale: è più “immediato”

La differenza sostanziale tra amperometro digitale e analogico deriva dal diverso modo di visualizzare la misura. In quello analogico, come hai potuto leggere e vedere, ci si avvale di una scala graduata, dove una lancetta indicherà l’esatta misura. Invece, gli amperometri digitali dispongono di un display a cristalli liquidi che permette la visualizzazione della misura in formato numerico. Un vantaggio immediato dal punto di vista visivo.
Inoltre, alcuni modelli [come questo] permettono di visualizzare sia la tensione che la corrente.

Amperometro per auto e ogni altro veicolo: consigli d’acquisto e di collegamento

L’amperometro per auto permette di tenere sotto controllo l’impianto elettrico della tua vettura. Il suo funzionamento non si distoglie dalla sua solita caratteristica, ovvero, l’amperometro avrà la funzione di controllare la quantità di elettricità nella batteria. E tra i modelli consigliati segnaliamo il Kimiss che puoi scoprire qui.

Il collegamento degli amperometri per auto è semplice (se sei pratico di questo settore almeno un po’) e adesso ti spiegheremo come fare.

Collegamento amperometro all’auto

  • Innanzitutto devi indossare una giusta protezione: quindi degli occhiali protettivi andranno più che bene.
  • Scollegare il cavo della batteria: quello negativo.
  • Stringi i dadi dei terminali del tuo amperometro, quelli che si trovano alla base dei connettori.
  • Salda i capicorda al cavo: fatto questo devi prendere delle rondelle e fissarle ai terminali, ai lati però.
  • Collega il filo gauge 10 al lato positivo della batteria e stringi i dadi: ovviamente se non disponi del filo, devi comprarne uno da gauge 10 o più piccolo. Cos’è il gauge? Il sistema standard per la misura dei fili.
  • Inserisci la luce all’interno del tuo strumento di misura.
  • Collega un altro cavo al pannello di illuminazione.
  • Fissa un cavo di messa a terra e ricollega il cavo negativo alla batteria.
  • Accendi i fari dell’auto e la lettura deve essere negativa. A questo punto, non devi fare altro che accendere la vettura e valutare se ci sono delle anomalie.

Questo procedimento va fatto solo da chi ha dimestichezza. Chi non è avvezzo a questo genere di operazioni, è meglio che lasci perdere.

Amperometri: prezzi irrisori!

Dal punto di vista economico non ci saranno grosse sorprese per te. Infatti, l’amperometro non ha un costo eccessivo [come puoi constatare qui]. Quindi, risulta essere un prodotto di grossa utilità (così come abbiamo potuto constatare leggendo l’articolo) e allo stesso tempo uno strumento di misura economico.

Per cosa usare un amperometro?

L’amperometro può essere usato davvero per diversi dispositivi. Per esempio, potresti valutare lo stato di carica del tuo cellulare, del tuo tablet, PC portatile e altri dispositivi mobili. Potresti anche verificare la tensione del caricabatterie da parete o per quello dell’auto. Potresti pure vedere se il caricabatterie è ancora funzionante e se ci sono eventuali anomalie (tempo di ricarica molto lento). Insomma, davvero vari utilizzi sia in un ambiente professionale che domestico.

Uso amperometro: avvertenza

Avendo a che fare con la corrente elettrica, ovviamente non bisogna scherzarci su e prendere il tutto in modo, diciamo, “superficiale”. Soprattutto se non si è bene informati sull’argomento. Per questo, se non sei molto preparato in materia, diciamo subito che la resistenza del tuo amperometro deve essere minore rispetto al circuito elettrico a cui lo collegherai. Poiché, nel caso tu inserisca un amperometro con una resistenza maggiore rispetto al circuito prescelto, modificheresti il valore della corrente che stai misurando.

Amperometri: i principi di funzionamento

In base al principio di funzionamento abbiamo diversi tipi di amperometri.
Gli amperometri a bobina mobile sono dotati di una bobina che è immersa in un campo magnetico. Essendo in balia della corrente, questa bobina inizierà a ruotare, fin quando non verrà ostacolata dalle molle e rimarrà ferma in una posizione di equilibrio. L’intensità della corrente, di conseguenza, viene calcolata grazie alla deviazione angolare della bobina. Uno dei modelli più precisi e più diffusi.

Poi abbiamo pure gli amperometri ad induzione. Tali strumenti sfruttano il meccanismo dell’induzione tra l’induttore fisso e l’indotto mobile, che di solito è un disco. Sono sensibili alle frequenze e questo, purtroppo, fa perdere loro un po’ di precisione e funzionano solo in corrente alternata. Al contrario di quelli elettrodinamici (ci sono due bobine, una ruota ed una è fissa) che invece possono misurare sia in corrente alternata che in corrente continua e la loro precisione non è intaccata e influenzata dai cali di frequenza.

Gli amperometri a filo caldo (funzionano per mezzo di un filo riscaldato dalla corrente) sono lenti ed influenzati dalla temperatura.
Per ultimo, ma non ultimo, l’amperometro bimetallo ha lo stesso meccanismo di funzionamento dell’amperometro a filo caldo, ma non è influenzato dalla temperatura.