Oscilloscopio: scopriamone di più sull’uso e sui modelli

oscilloscopioNon sai cosa sia o come funzioni l’oscilloscopio?
In questa pagina verrai a conoscenza di tutto quello che c’è da sapere su questo strumento di misura. Partiamo innanzitutto dicendo di cosa si occupa l’oscilloscopio.
Questo strumento di misura si occupa di misurare i fenomeni elettrici e il loro andamento nel tempo. Ma attenzione, si vocifera che l’oscilloscopio non sia in grado di fornire misure precisissime perché è uno strumento che esegue delle misurazioni favorendo principalmente il fattore quanttà, piuttosto che il fattore qualità.  Questo perché, in passato, nei modelli più vecchi il voltmetro non era integrato, ma adesso il voltmetro (che è anch’esso uno strumento di misura) è integrato, quindi non c’è rischio di misure poco precise.

Intanto, prima di scoprire tutti gli altri argomenti del nostro articolo, ecco qui tre ottimi oscilloscopi che consigliamo di acquistare.

 

Oscilloscopio analogico: meno “performante” del digitale

Ci sono due tipologie di oscilloscopio e adesso ne andremo a scoprire una, la più “vecchia”. Infatti, il primo di cui ti vogliamo parlare è l’oscilloscopio analogico. Il medesimo applica la tensione da misurare sul raggio elettronico che apparirà sullo schermo. Questa tensione ha il compito di deflettere il raggio e così si acquisirà, in modo immediato, una forma d’onda.
Ad oggi i modelli analogici sono stati “superati” da quelli digitali, di cui ci occuperemo in modo più dettagliato.

Oscilloscopio digitale: il nuovo che sta sostituendo il “vecchio”

A differenza dell’oscilloscopio analogico, quello digitale completa tutto il processo che abbiamo evidenziato prima. In più, una volta ottenuta la forma d’onda, utilizza un convertitore analogico digitale per avere delle informazioni, per l’appunto, digitali. Queste informazioni servono per poter ricostruire successivamente la forma dell’onda sullo schermo.
Quindi, in sostanza sia l’oscilloscopio analogico che l’oscilloscopio digitale sono ottimi per visualizzare il segnale elettrico, ma a differenza del primo, il secondo consente di riprodurre il segnale successivamente.
E tra i modelli digitali migliori citiamo Hantek DSO5102P.

Oscilloscopio usb

Parliamo pur sempre di un oscilloscopio digitale, ma con l’unica differenza che questo oscilloscopio può essere utilizzato anche per visualizzare i dati sul tuo pc, tramite l’apposito collegamento con cavo usb.
Gli oscilloscopi con connettività usb in alcuni casi non hanno nemmeno il display proprio perché i dati vengono visualizzati direttamente sul pc. Questa diversità favorisce un prezzo più basso [come puoi constatare qui] che accontenta di certo chi non è alla ricerca di prodotti professionali:

Oscilloscopio portatile palmare

Una caratteristica dell’oscilloscopio “moderno” è la sua struttura che lo rende anche tascabile. Infatti, l’avvento dei nuovi strumenti di misura digitali ha introdotto non solo strumenti più innovativi, ma anche più compatti. Questo permette anche di portare con te il tuo oscilloscopio palmare ovunque tu ne abbia bisogno. Quindi professionista o no, non c’è più la necessità di “portare” il lavoro in laboratorio, ma puoi essere tu ad “andare” dal lavoro.
E tra i modelli tascabili adatti per un uso hobbistico consigliamo Kmoon [che puoi scoprire qui] per via del suo eccellente rapporto qualità prezzo.

Oscilloscopi: prezzi e marchi

Quanto costa un oscilloscopio?
Questa è una domanda a cui possiamo rispondere solo con un: “sia poco che tanto”, perché tutto dipende dalle caratteristiche e dalle specificità di un prodotto piuttosto che un altro. Di certo a livello hobbistico si può optare per modelli piuttosto economici [come questo], a livello professionale non c’è nulla di economico.
Riveste molta importanza il marchio. E tra i brand migliori del settore ne citiamo due: Siglent e Hantek. Di seguito i link per saperne di più sui prodotti di entrambi i marchi:

Oscilloscopi: come sceglierli

Non sai bene come scegliere un oscilloscopio?
Vuoi evitare di effettuare una scelta non attinente alle tue esigenze?
Ti aiutiamo noi a scegliere l’oscilloscopio ideale. Adesso scopriamo i parametri da prendere in considerazione prima dell’acquisto di un oscilloscopio.

  • Banda passante: ovvero, dove verrà visualizzato il segnale. Ricorda che: più sarà maggiore questo elemento, più sarà maggiore la frequenza di campionamento e di conseguenza si avrà la possibilità di avere una misura più precisa.
  • Il numero dei canali: puoi scegliere tra due, quattro r otto canali. Se ne scegli 8 lo strumento avrà più canali di ingresso e di conseguenza più segnali da misurare contemporaneamente.
  • Tempo di campionamento: si tratta della velocità di campionamento del tuo strumento di misura. Quindi, quanti campioni sarà in grado di leggere al secondo. Di conseguenza, più alto sarà questo valore più sarà preciso il tuo oscilloscopio. Sarà anche in grado di visualizzare in modo più dettagliato eventuali anomalie.
  • Trigger: significa grilletto ed ha il compito di avviare la scansione. Da questo parametro potrai verificare cosa fa avviare la scansione o anche se ci sono eventuali anomalie. Per ogni oscilloscopio ci sono tre impostazioni base di trigger. Singolo: la scansione avviene solo una volta e quindi alla prima manifestazione trigger. Per attenderne un’altra, bisogna premere l’apposito pulsante in modo da consentire la riabilitazione. del trigger. Normale: la scansione ricomincerà quando il trigger si manifesta. Automatico: la scansione ricomincerà a prescindere dal trigger o meno.
  • Tipi di sonde: la sonda modifica il comportamento del circuito in prova. Di conseguenza è importante valutarne l’acquisto, a maggior ragione perché la banda complessiva è limitata dal valore tra la sonda e l’oscilloscopio. Abbiamo le sonde attive e passive. Le prime sono più costose e oltre a svolgere la stessa funzione delle passive, permettono di effettuare delle misurazioni anche con tensione variabile.

Come usare oscilloscopio

Spieghiamo adesso l’utilizzo di un oscilloscopio. Specifichiamo che è dotato di un display che ti permetterà di visualizzare sullo schermo l’andamento del segnale elettrico. Questo display di solito è diviso in quattro quadranti graduati, divisi in otto divisioni verticali (y) e 10 orizzontali (x). Ovviamente questo numero può variare in base al modello scelto.

Di cosa si occupa la divisione verticale y?
Si occupa del valore di tensione che deve essere inserito nel canale d’entrata (semplicemente il collegamento che c’è tra il tuo dispositivo e l’apparato a cui vuoi collegarlo). Per far entrare questo valore devi impostare, tramite un’apposita manopola, il valore di y. Ad esempio, se imposti come valore 2 per ogni divisione, vuol dire che il valore di entrata visualizzabile al massimo può essere di 8 v positivi e 8 v negativi.

Di cosa si occupa la divisione orizzontale x?
Del tempo di scansione, quanto tempo deve stare il tuo strumento di misura per tracciare tutto l’asse x. Anche in questo caso, sarai tu con un’apposita manopola a decidere questo valore.
Questa è la caratteristica comune per ogni tipo di oscilloscopio, adesso entreremo più nello specifico e parleremo delle due tipologie di oscilloscopio e del loro diverso funzionamento.

Ma in sostanza, cosa si può fare con gli oscilloscopi?
Riassumendo quello che è possible fare con un oscilloscopio, possiamo dire che: permette di determinare la lunghezza, l’ampiezza e la frequenza di un segnale, la componente di un segnale elettrico (sia in corrente alternata che continua), segnalare eventuali avarie e determinare pure l’angolo di fase tra due segnali.