
I cardiofrequenzimetri possono essere di 2 tipi fondamentalmente: a fascia e da polso, ma quello con assoluta più certezza nella misurazione, oltre che grande attendibilità e sicurezza, resta senza dubbio quello con l’aggiunta di una fascia che viene posta sotto al seno, per quanto riguarda le donne, e attorno alla parte più ampia del busto, per quanto riguarda gli uomini.
Di questa tipologia, e sicuramente più all’avanguardia sul mercato vi è il cardiofrequenzimetro Garmin HRM-RUN, soprattutto utilizzato per chi corre spesso:
Com’è composta la GARMIN HRM-RUN e come funziona
La fascia GARMIN HRM-RUN è composta da una fascia elastica e comoda da indossare, ovviamente regolabile, e con l’aggiunta di un piccolo apparecchio al di sopra, praticamente un modulo piccolo e leggero che non da problemi di peso o ingombro una volta indossata la fascia.
Il funzionamento è estremamente semplice: basterà impostare i valori di interesse, ovvero quei valori a cui si è interessati durante la corsa, e procedere con l’indossare la fascia elastica e regolabile.
Rispetto poi ad un cardiofrequenzimetro da polso, questo resta più stabile e, va da sé, le misurazioni sono notevolmente più sicure e con la minima percentuale di errore.
Misurazioni effettuate dal GARMIN HRM-RUN
Oltre alla consueta misurazione della frequenza cardiaca, ovvero dei battiti che il nostro cuore fa al minuto, la fascia cardio HRM-RUN, ne fornisce anche delle altre aggiuntive estremamente utili durante la corsa:
- Numero di passi al minuto (Cadenza-ppm);
- Tempo di appoggio per ogni passo (ms);
- Oscillazione verticale (cm);
- Bilanciamento destra/sinistra;
- Ampiezza per ogni passo (m);
- Il rapporto, in %, tra oscillazione verticale e ampiezza del passo stesso;
Ovviamente, il valore principalmente d’interesse per il controllo dello stato di salute, resta sempre quello della frequenza cardiaca, al fine di monitorare se i battiti del nostro cuore non superino mai una soglia massima.
Questa soglia è essenzialmente legata all’età e si ottiene tramite la formula FcMax=220-età. Il risultato ci consentirà di sapere sotto quale soglia di frequenza cardiaca bisognerà attenersi e rallentare l’allenamento lì dove ci si avvicini troppo a quest’ultima.
È ovvio che, per alcuni cardiofrequenzimetri però, questo calcolo non dobbiamo farlo noi, in quanto sarà il dispositivo stesso a procedere e monitorare i nostri battiti al minuto.
Come conservare al meglio la GARMIN HRM-RUN
Come per moltissimi altri oggetti d’utilizzo frequente, soprattutto durante l’attività fisica, sarebbe meglio sciacquare la fascia con acqua fredda dopo ogni utilizzo e lavarla con un detergente periodicamente. Dopo di che lasciarla asciugare all’aria, senza phon o altri strumenti d’asciugatura, come asciugatrici o vicino a raggi solari o altre fonti di calore che potrebbero danneggiarla.