Tecarterapia: cos’è e come funziona; benefici e controindicazioni

La  strumentazione  biomedica  può  essere  classificata  in  base  alla  grandezza  fisica misurata, al principio  fisico  sfruttato  per  misurarla  (resistivo,  capacitivo,  induttivo,  elettrochimico, ad ultrasuoni…), in base all’ambito di intervento, inteso come organo, sistema o funzione biologica, o in base all’area di impiego in medicina, sia essa la diagnosi o la terapia/riabilitazione.

CHE COSA E’ LA TECAR

È l’applicazione di un sistema di emissione energetico in radiofrequenza, applicato al corpo umano come metodo curativo.

COME FUNZIONA LA TECAR

È un generatore che utilizza il principio fisico del condensatore, crea cioè un campo elettromagnetico tra gli elettrodi attivo e negativo applicati al corpo umano che di fatto si trova a svolgere la funzione di dielettrico. L’applicazione di una tensione elettrica di determinata frequenza fra i due poli crea uno spostamento di cariche elettrolitiche presenti nell’organismo, quella che potremmo per semplificare indicare come “ Corrente biologica”. Il movimento di cariche è pari al numero di impulsi che il generatore emette. Il differenziale elettrico viene misurato come un generatore di tensione. Il corpo umano ha delle funzioni di conduttore con resistenze che possono essere superficiali e profonde. Ne deriva che ad essere interessati possono essere piu tessuti diversi singolarmente o contemporaneamente. La Tecarterapia stimola la produzione di energia endogena a livello dei tessuti biologici, attivando ed accelerando i naturali processi riparativi ed antinfiammatori. Purtroppo infatti dopo ogni trauma o patologia osteoarticolare (e dei tessuti molli), il nostro corpo rallenta e modifica i naturali processi riparativi a causa del danno subito. Il processo terapeutico si innesca mediante il richiamo nel distretto corporeo trattato, di cariche elettriche già presenti nei tessuti sotto forma di ioni. Il movimento di queste cariche e l’attrito tra quest, determina un aumento della temperatura intratissutale, convertendo l’energia cinetica di movimento in energia termica (effetto diatermico, di qui anche il nome dato alla Tecar di “Diatermia”). Tutto il fenomeno risulta possibile mediante l’apposizione al corpo umano di un circuito elettrico, costituito da un elettrodo capacitivo o resistivo e da un elettrodo fisso (normalmente una piastra). Attualmente esiste la possibilità di convogliare il circuito in un unico manipolo con doppia polarità (doppio elettrodo), eliminando la necessità di utilizzare la piastra. La modalità capacitiva permette una concentrazione delle cariche esclusivamente in prossimità dell’elettrodo: consente quindi di sviluppare energia sono negli strati biologici più prossimi al manipolo quali: fascia connettivale, muscolatura superficiale. Possiede una maggior specificità d’azione e facilità di gestione dell’area di trattamento. La modalità resistiva interviene in profondità (muscolatura profonda, articolazioni, tessuto osseo) e riesce ad agire sul danno biologico e sulle diverse tipologie di patologia

EFFETTI DELLA TECAR

La “Corrente biologica” interna innescata, consente una profonda rivascolarizzazione delle aree trattate ed un veloce ripristino del metabolismo tissutale. Gli effetti biologici della Tecarterapia possono essere distinti non solo rispetto alla profondità d’azione, ma anche sulla base dell’intensità energetica applicabile. – effetti a bassa intensità energetica: determinano un aumento dell’attività metabolica (biostimolazione e riparazione tissutale). – effetti a media intensità energetica: consentono un aumento della circolazione linfatica ed ematica, una maggior ossigenazione tissutale ed un miglior riassorbimento dei cataboliti; – effetti ad alta intensità energetica: Effetti prevalentemente termici. Nello stesso percorso terapeutico dovrebbero poter essere inclusi anche diversi livelli energetici in modo da controllare tutte le fasi di riabilitazione fisica del paziente: -Fase di controllo del dolore e dello stato infiammatorio. -Fase della rigenerazione del tessuto leso e del recupero funzionale Gli effetti biologici generali della tecarterapia possono così essere riassunti: • accelerazione della naturale reazione riparativa sistemica; • riattivazione del microcircolo superficiale linfatico ed ematico per opera della vasodilatazione capillare; • facilita il riassorbimento degli edemi; • aumento della temperatura interna; • riduzione delle contratture e degli spasmi muscolari; • aumento della conduzione nervosa; • aumento dell’estensibilità del collagene per riduzione della viscosità; • accelerazione dell’attività enzimatica; • aumento della soglia nocicettiva; • un incremento della funzione cellulare di sintesi proteica; • una maggiore produzione di ATP; • una cascata di reazioni fisiologiche che include l’attivazione di fattori di crescita fibroblastica e neuronale; È comprovato che una migliore perfusione locale consente di aumentare l’ossigenazione dei tessuti a livello profondo, riducendo così il metabolismo anaerobico, incrementando l’attività fagocitaria dei cataboliti ed aumentando la disponibilità di nutrienti. QUANDO SI UTILIZZA è largamente utilizzata nel mondo dello sport per ridurre e prevenire, in fase di preparazione atletica, l’incidenza di traumi, esigenza molto sentita nell’ambito della medicina dello sport per far fronte alle problematiche degli atleti, sottoposti a sovraccarichi biomeccanici ed articolari dovuti ad allenamenti sempre più pressanti. Tecar® consente di ottenere risultati positivi in tempi rapidi anche in campo estetico, grazie alla sua capacità di indurre la riattivazione dei sistemi linfatico e circolatorio. Notevoli i risultati ottenibili nella riduzione dell’edema dopo un intervento di chirurgia estetica, come ad esempio una rinoplastica, o nell’ossigenazione dei tessuti. Cervicalgia – traumi distorsi

Impiego della Tecar in ambito fisioterapico

• Trattamento del dolore acuto di tipo infiammatorio; • Trattamento dell’edema post-traumatico o post-chirurgico; • Massaggio terapeutico; • Massaggio preparatorio (rispetto alla performance sportiva o all’allenamento) dell’atleta; • Massaggio decontratturante; • Trattamento miofasciale; • Trattamento dell’osteoartrite; • Trattamento dell’artrosi (coxo-femorale, gonartrosi ed intraverterbale); • Trattamento delle tendinopatie in fase acuta o degenerative; • Trattamento dell’algia post-operatoria; • Trattamento dell’algia e/o dello stato infiammatorio nel caso di paziente protesizzato o con impianti di tipo metallico; • Trattamento della cicatrice; • Trattamento della lombalgia di origine miofasciale; • Trattamento della lombosciatalgia; • Trattamento della fascite plantare e della retrazione della fascia tricipitale; • Trattamento della cervicalgia di tipo miofasciale e irradiativa; • Trattamento del/della paziente fibromialgica (algia e rilassamento muscolare); • Riattivazione del sistema emo-linfatico in caso di stasi; • Trattamento del linfedema;

 Impiego della tecar in ambito medicale ed estetico:

• Trattamento delle rughe e della cute destrutturata; • Trattamento dell’acne vulgaris; • Trattamento del melasma; • Trattamento delle discromie cutanee; • Trattamento di riossigenazione (trofismo) tissutale; • Trattamento di rassodamento cutaneo del volto, collo e decollète; • Trattamento liftante del volto; • Trattamento di refill delle labbra; • Trattamento di miniaturizzazione dei pori del naso; • Trattamento di ringiovanimento tissutale; • Trattamento di linfodrenaggio; • Trattamento dell’alopecia androgenetica; • Trattamento degli inestetismi del cuoio capelluto (forfora grassa o secca, seborrea); • Trattamento di ristrutturazione profonda del capello; • Trattamento delle striae rubrae; • Trattamento della cellulite edematosa; • Trattamento della cellulite fibrotica; • Trattamento dell’adiposità localizzata.

CONSIDERAZIONI FINALI

Il tessuto trattato con la Tecarterapia beneficia degli effetti terapeutici derivanti dalla cessione di energia biocompatibile che contribuisce a riequilibrare i potenziali di membrana dei nocicettori e delle fibre nervose, favorendo il blocco nella conduzione dello stimolo doloroso con diminuzione conseguente del sintomo. L’interazione con le attività di membrana aumenta gli scambi ionici e agisce da stimolo metabolico sul microcircolo inducendo una precoce proliferazione di cellule sane per la riparazione del danno fibrillare di muscoli e tendini, accanto al rapido riassorbimento di stravasi intraarticolari ed ematomi. L’effetto termico, essendo proporzionale all’intensità delle correnti di spostamento regolate dall’operatore, non raggiunge mai livelli dannosi come invece può accadere con i sistem